ANTITRUST: Osservazioni su criticità che emergono nei mercati dei servizi di trasporto pubblico non di linea, taxi ed“NCC”.

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L’AgCOM   con determina del 12 giugno 2024, ha formulate alcune considerazioni  in merito ad alcune criticità nel settore del trasporto pubblico non di linea riguardanti il contenuto della  bozza di decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e nella bozza di DPCM in materia di attività delle piattaforme tecnologiche di intermediazione tra domanda e offerta di autoservizi pubblici non di linea (“DPCM”). Le osservazioni sono state inviate al Presidente del  Consiglio dei Ministri, al  Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ed al Ministero dell’Interno.

Gli interventi  del legislatore italiano sono chiaramente non in linea con  la liberalizzazione del mercato ed in forte ritardo con l’uso delle tecnologie informatiche che tendono a rendere fruibili i servizi pubblici in modo più dinamico scevri da posizioni di mercato consolidate a dispregio dei principi comunitari e delle pronunce giurisprudenziali in merito. La bozza di DPCM  prevede  l’obbligo per gli esercenti l’attività di NCC di attendere almeno trenta minuti dalla prenotazione per erogare il servizio, ostacolano ingiustificatamente l’esercizio dell’attività d’impresa oltre a depotenziare l’utilità delle app di intermediazione tra domanda e offerta; le norme, introdotte nella bozza di DPCM, prevedono  che  gli utenti, prima di inviare una richiesta tramite app e prima di ricevere una stima dei tempi di arrivo della vettura e del corrispettivo del servizio, sono chiamati a scegliere se utilizzare il servizio taxi o il servizio NCC, con il conseguente rischio che ciò si traduca nell’impossibilità di confrontare la qualità e convenienza dei due servizi a danno dei consumatori;  inoltre   la  bozza del  DPCM ha previsto che le app richiedono agli utenti di scegliere tra il servizio taxi e NCC prima di inviare una richiesta   e conoscere tempi di arrivo e costi. Questo impedisce il confronto tra i due servizi, danneggiando i consumatori;  

L’AgCOM, rileva ancora il perdurare  del blocco, ormai da diversi anni,  di emissione di nuove autorizzazioni NCC per la mancanza del tutto ingiustificata dell’ adozione del registro pubblico nazionale delle imprese che erogano il servizio di taxi e NCC (“Registro Nazionale”), previsto dall’articolo 10-bis, comma 3, del decreto legge n. 135 del 2018, convertito con modificazioni dalla legge n. 12 del 2019;  sull’argomento è intervenuto anche   il  TAR Lazio, Sezione terza,  con sentenza n. 6068 del 27 marzo 24 (decisione del Collegio giudicante del 6 marzo)  che ha annullato il decreto n. 86 del 20 febbraio 2020 che aveva bloccato il rilascio di nuove autorizzazioni per il servizio di NCC.  Anche la Corte Costituzionale nell’ordinanza n. 35 del 2024 ha osservato che “in forza del permanere del blocco all’ingresso nel mercato di nuovi NCC è del tutto ingiustificato visto che sono passati  più di cinque anni dall’entrata in vigore del d.l. n. 13 del 2018, […] ‘tale tempo tecnico fa  dubitare della legittimità costituzionale della modalità con cui il suddetto articolo 10-bis, comma 6, ha stabilito il divieto.

Le disposizioni che impongono agli NCC obblighi ingiustificati e non proporzionati in un
contesto in cui, la domanda del servizio è sempre più  velocizzata dai nuovi sistemi tecnologici ha visto gia l’intervento della  Corte costituzionale, che nella sentenza n. 56 del 2020, ha definito l’obbligo di rientro in rimessa un “aggravio organizzativo e gestionale irragionevole, in quanto obbliga il vettore, nonostante egli possa prelevare e portare a destinazione uno specifico utente in ogni luogo, a compiere necessariamente un viaggio di ritorno alla rimessa “a vuoto” prima di iniziare un nuovo servizio”

l’AgCOM  si auspica una modifica delle  bozze di decreto MIT e DPCM eliminando le disposizioni che prevedono:

  • l’obbligo per gli NCC di attendere almeno trenta minuti prima di erogare il servizio richiesto e consentire la verifica del corretto assolvimento degli obblighi di servizio pubblico;
  • di istituire quanto prima il Registro Nazionale, autorizzando medio tempore le amministrazioni locali a rilasciare nuove autorizzazioni NCC in linea con le esigenze dell’utenza;
  • di consentire agli enti locali e territoriali e all’ART l’accesso ai dati che saranno raccolti dal Registro Nazionale e di quelli raccolti tramite piattaforme, previa una loro precisa identificazione, stabilendo obblighi di messa a disposizione nel rispetto dei principi di tutela commerciale e personale;
  • Introdurre nell’attuale bozza di DPCM specifiche disposizioni volte a consentire l’adesione da parte di vettori taxi e NCC a più piattaforme;

determina AgCOM

 

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