Avviso di entrata in funzione della banca dati nazionale delle strutture ricettive e del portale telematico del Ministero del Turismo per l’assegnazione del CIN

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con nota del 9 gennaio 2024 il Ministero del Turismo in relazione alla disciplina delle locazioni per scopi turistici, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive e dell’attribuzione del relativo  Codice Identificativo Nazionale (CIN), aveva   comunicato  che la procedura telematica per l’assegnazione del CIN da parte del Ministero, come previsto dall’articolo 13-ter del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, convertito dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191,  era SOSPESA non  essendo ancora operativa la banca dati nazionali e pertanto  veniva sopperita dai  Codici  Regionali (dove previsti).

Nella Gazzetta Ufficiale del 03/09/2024 il  Ministero del Turismo ha pubblicato L’avviso che prevede  che a  partire dalla data di pubblicazione  entra in funzione la Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalita’ turistiche ( BDSR) come previsto dall’articolo 13-quater, comma 4 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58.  Il portale telematico BDSR del Ministero del Turismo, è  accessibile al link https://bdsr.ministeroturismo.gov.it, da dove  e’ possibile richiedere il CIN – Codice Identificativo Nazionale.

Le modalità di accesso sono:

  • Accesso tramite identità digitale;
  • Presentazione in via telematica dell’istanza, corredata di una dichiarazione sostitutiva ai sensi degli articoli 46 e 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante i dati catastali dell’unita’ immobiliare o della struttura e, per i locatori, la sussistenza dei requisiti di cui al comma 7 dell’articolo 13-ter del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145;
  • Integrazione dei dati eventualmente mancanti relativi alla propria struttura in conformita’ all’allegato B del Decreto del Ministro del Turismo n. 16726 del 06/06/2024;
  • Comunicazione telematica alla Regione o alla Provincia autonoma di riferimento delle eventuali incongruenze nei dati presenti.

Una volta completato il set informativo richiesto e conclusa con successo la procedura, l’utente ottiene la certificazione telematica comprovante il regolare rilascio del CIN.

Le diposizioni  sanzionatorie contenute all’art. 13-ter del DL 145/2023 saranno applicabili solo dal sessantesimo giorno  pertanto dal 2 novembre 2024)  L’acquisizione del CIN è obbligatoria  come chiarito nelle FAQ dedicate.

Sanzioni

sanzioni applicabili dal 60°  giorno:

  • la mancata esposizione del CINL’art.13-ter DL 145/2023 dispone che, “fermo restando quanto previsto dal comma 12, alle funzioni di controllo e verifica e all’applicazione delle sanzioni amministrative di cui al comma 9 provvede il comune nel cui territorio è ubicata la struttura turistico-ricettiva alberghiera o extralberghiera o l’unità immobiliare concessa in locazione, attraverso gli organi di polizia locale, in conformità alle disposizioni di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689“.Inoltre, “i relativi proventi sono incamerati dal medesimo comune e sono destinati a finanziare investimenti per politiche in materia di turismo e interventi concernenti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti“.comporterà una sanzione che varia da 500 a 5.000 euro;
  • per chi affitta senza codice, la multa prevista è compresa tra 800 e 8.000 euro;
  • i gestori di strutture che non rispettano i requisiti di sicurezza, come l’installazione di rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio e la presenza di estintori, possono essere sanzionati con una multa che va da 600 a 6.000 euro;
  • chi affitta ai turisti più di quattro immobili senza aver prima presentato la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) rischia una sanzione tra 2.000 e 10.000 euro.
  • L’art.13-ter DL 145/2023 dispone inoltre che “le  funzioni di controllo e verifica e all’applicazione delle sanzioni amministrative di cui al comma 9 provvede il comune nel cui territorio è ubicata la struttura turistico-ricettiva alberghiera o extralberghiera o l’unità immobiliare concessa in locazione, attraverso gli organi di polizia locale, in conformità alle disposizioni di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689“.

    i relativi proventi sono incamerati dal medesimo comune e sono destinati a finanziare investimenti per politiche in materia di turismo e interventi concernenti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti“.

 

 

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