Direttiva “Minniti” parte quinta: la tutela della privacy.

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La direttiva “Minniti” (o meglio, il suo allegato relativo all’uso dei misuratori di velocità e di atri strumenti simili, idonei all’accertamento automatico delle violazioni), effettua anche una ricognizione delle questioni inerenti il rapporto tra tutela della privacy e potestà di accertamento (Cfr. punto 6 dell’allegato).

Cosa più rilevante di tutte: “i dispositivi… devono essere impiegati nel rispetto delle norme sulla riservatezza personale (D.Lgs n°196/2003)…. Gli apparecchi di rilevazione, pur potendo effettuare un continuo monitoraggio del traffico, memorizzano le immagini solo in caso di infrazione”.

Questo passaggio risveglia una mia precisa convinzione, già articolata in precedenti scritti, inerente la generale impossibilità di “abusare” degli strumenti automatici di rilevazione delle targhe, per poi trattare questi dati in vista di una ipotetica violazione, da confermarsi tramite il meccanismo offerto dall’articolo 180 del Codice della strada (quindi, con i miei scritti -tra cui anche uno qui in allegato-, criticavo –restando bersagliato da numerose critiche da parte soprattutto dei produttori e venditori di tali strumenti- l’abuso dei meccanismi previsti dal codice per altri fini).

Il punto 6.2 si riferisce alle particolari cautele che occorre porre in essere nel caso in cui siano coinvolti nel procedimento di trattamento dei dati, anche i soggetti privati che svolgano attività sussidiarie. I punti 6.3 e 6.4 trattano –rispettivamente- la visione delle fotografie da parte degli interessati (interessante il collegamento con la connessa vicenda dell’accesso agli atti) e le riprese frontali.

Vigile Urbano -7&8 2016- NAPOLITANO (stralcio riservatezza dati personali) 2017-n_-05620_del_21_07_2017 (nuova direttiva autovelox)

(stralcio riservatezza dati personali) 2017-n_-05620_del_21_07_2017 (nuova direttiva autovelox)

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