Per amore di Patria non menzioniamo la Prefettura che, in una nota circolare ai Comuni della Provincia -quasi con tono seccato per il fatto che i Sindaci nel Dispositivo incaricano per l’esecuzione delle loro ordinanze le forze di polizia- rammenta che i provvedimenti sindacali vanno eseguiti dalla Polizia Locale e dagli altri uffici comunali; quindi mandate solo per conoscenza alla prefettura ed alle forze di polizia.
Questa nota, che in termini di leale collaborazione ex art. 118 Cost. pecca non poco, resta meritevole di una reazione secca dell’ANCI e delle altre associazioni rappresentative degli Enti Locali.
La reazione deve riguardare – a parere di chi scrive- oltre che il metodo anche il merito.
Si può convenire, difatti, sulla circostanza che le ordinanze ex art. 50 non prevedono il richiamo alla previsione dell’art. 54 comma comma 9, a mente del quale: ” Al fine di assicurare l’attuazione dei provvedimenti adottati dai sindaci ai sensi del presente articolo, il prefetto, ove le ritenga necessarie, dispone, fermo restando quanto previsto dal secondo periodo del comma 4, le misure adeguate per assicurare il concorso delle Forze di polizia. Nell’ambito delle funzioni di cui al presente articolo, il prefetto puo’ altresi’ disporre ispezioni per accertare il regolare svolgimento dei compiti affidati, nonche’ per l’acquisizione di dati e notizie interessanti altri servizi di carattere generale“.
Tuttavia, quanto alle Ordinanze di cui all’art.54, certo la prefettura non si può smarcare… Al più, può invocare il terreno coordinamentale, ma non certo la mera presa di conoscenza.
