La mortificazione della sussidiarietà nel decreto di disciplina dell’uso dei Droni per sicurezza.

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La mortificazione della sussidiarietà nel decreto di disciplina dell’uso dei Droni per sicurezza.

Nella Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana del 18 agosto 2022, n. 192, è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’interno 13 giugno 2022, recante “Modalità di utilizzo da parte delle Forze di Polizia degli aeromobili a pilotaggio remoto”.

Ora, come è stato giustamente segnalato, la Polizia Locale (partita con un discreto brio su questo tema) è stata espulsa dal novero di quanti possano usare i Droni per l’esercizio di funzioni di polizia.

Una cosa che -tuttavia- non è stata segnalata resta la circostanza che i Comuni sono rimasti tagliati fuori completamente da questa faccenda, compresi gli Uffici di Protezione Civile e le Organizzazioni di Volontariato che sono impegnate, insieme alle Regioni ed ai Comuni, nelle campagne di antincendio boschivo e di interfaccia.

Queste sono le competenze scandite nel Decreto:

 Le Forze di polizia impiegano gli UAS anche per le finalità di seguito indicate, tenuto conto di quanto previsto dalla «Direttiva sui comparti di specialità delle Forze di polizia e sulla razionalizzazione dei presidi di polizia» di cui al decreto del Ministro dell’interno 15 agosto 2017:

  1. a) la Polizia di Stato per la:1) sicurezza stradale;2) sicurezza ferroviaria;3) sicurezza delle frontiere;4) sicurezza postale e delle comunicazioni;
  2. b) l’Arma dei carabinieri per la:1) sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari;2) sicurezza in materia forestale, ambientale e agroalimentare;3) sicurezza in materia di lavoro e legislazione sociale;4) sicurezza del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale;
  3. c) il Corpo della guardia di finanza per:1) la sicurezza del mare, in relazione ai compiti di polizia, attribuiti dal decreto legislativo del 19 agosto 2016, n. 177, e alle altre funzioni già svolte, ai sensi della legislazione vigente e fatte salve le attribuzioni assegnate dalla legislazione vigente al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera;2) la sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento;3) l’assolvimento delle funzioni di polizia economica e finanziaria di cui all’art. 2 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68.

Molto ma molto male….

Insomma, per le funzioni di sicurezza in materia forestale, ambientale e agroalimentare, pregasi rivolgersi all’Arma dei Carabinieri.

Ora, la sorveglianza delle aree boscate la faranno solo i carabinieri forestali?

Ne prendiamo atto, speriamo che da soli ci riescano…. Nel frattempo, Polizia Locale, Uffici Comunali e Regionali, Organizzazione di Volontariato di Protezione Civile, posate tutti gli attrezzi. Non potete partecipare alla partita.

 

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2 Commenti

  1. Buonasera, sono completamente in disaccordo con l’interpretazione fornita. Il DM disciplina aspetti e, soprattutto, è destinato ad una platea operativa aliena alle Polizia Locale. Panico immotivato…

  2. Ciao Federico, sono contento del tuo commento, segno che qualcuno legge e che intende prendere parte al dibattito.
    Ora, posto che non è il panico che intendo scatenare, ma la riflessione (peraltro con la consapevolezza dell’esistenza di Corpi di Polizia Locale che si sono fatti saggiamente equiparare -dal MIMS- agli aeromobili di Stato i proprio “droni”; segno che qualcuno poco superficiale e sufficientemente lungimirante ci sta).
    Valga come spunto: quanti acquisti di “droni” sono stati fatti dalle Polizie Locali senza nemmeno conoscere contenuti, limiti e potenzialità di utilizzo? Quanti sono quelli che sapranno districarsi nei rapporti con (esemplifico) la Polizia Stradale, quando vorranno controllare il traffico con i proprio “Droni”? (continuando nelle esemplificazioni) Quanti ci vorranno controllare la movida (materia di sicurezza urbana, ergo gravitante nell’Ordine Pubblico)?
    Non panico, ma stimolo allo studio ed alla consapevolezza, questo è il mio obiettivo; specie in un contesto nel quale l’approfondimento resta sempre patrimonio raro e ristretto a quei pochi che si divertono ancora a leggere, provano ancora a capire, tentano di lanciare riflessioni.
    Attendo tue, un cordiale saluto.
    Pino

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