Dopo l’Ordinanza (dichiarata illegittima) che ha preso di “mira” i piccioni (Tiro al piccione e Ordinanze contingibili ed urgenti) la smania di risolvere il problema della sovrabbondanza di animali si arricchisce di un nuovo obiettivo: le nutrie.
Inutile aggiungere che tutta una serie di Ordinanze emesse dai Sindaci del circondario veneto, sono state puntualmente annullate da Tar Veneto, sez. I, 26/02/2016, n. 214 che ha ribadito che:
il provvedimento appare carente sotto l’aspetto istruttorio, non essendo stata effettuata alcuna effettiva ponderazione in ordine quantitativo di nutrie che si renda necessario abbattere al fine di realizzare un corretto piano di contenimento del numero di animali di tale specie;
il provvedimento appare carente anche sotto l’aspetto motivazionale, non avendo dato atto di alcun elemento fattuale concreto, al fine di comprovante che la presenza di nutrie nel territorio comunale possa comportare situazioni di potenziale pericolo al traffico veicolare, ovvero per l’incolumità di cose o persone;
il provvedimento, infine, appare adottato in violazione dell’art. 50, comma 5, del d.lgs. n. 267/2000, non risultando comprovata la sopravvenienza di alcuna situazione eccezionale e/o imprevedibile che possa giustificare l’intervento contingente ed urgente del sindaco a tutela della salute pubblica.
Null’altro da aggiungere, se non il solito e scontato richiamo alle normali regole, prima di buon senso, e poi di corrette tecniche di redazione dei provvedimenti.