Quesito: area nelle case popolari e codice della strada.

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Quesito per passiamo: la risposta!
Risposta ai quesiti posti dai lettori

QUESITO

Le auto trovate in sosta all’interno di un’area delle case popolari di proprietà del Comune possono essere sanzionate, e magari rimosse, per violazione dell’art. 193 del cds? Personalmente ritengo che sebbene la proprietà sia comunale, non per questo siamo di fronte ad un’area pubblica, o privata con servitù pubblica. Pertanto le norme del cds non troverebbero applicazione. Altri colleghi sono di diverso avviso e pertanto hanno provveduto anche alla rimozione delle auto. Chi ha ragione? Poiché attualmente sono stato assegnato all’Ufficio Contravvenzioni, mi aspetto numerosi ricorsi.

Cordiali saluti.

RISPOSTA

Le norme del codice della strada si applicano su tutte le aree ad uso pubblico, destinate alla circolazione degli utenti della strada. Questa definizione (art. 1 CdS) mette in luce che non è rilevante la proprietà stradale ma l’uso indiscriminato e non selezionato (es.: sbarre, passo carrabile) che tutti gli utenti della strada possono farne. In buona sostanza l’uso è una situazione di fatto; quindi se si tratta di uno spazio dove ciascuno è libero di entrare ed uscire, sostare muoversi, circolare etc. siamo comunque in un’area di piena applicazione del codice della strada. Ulteriore indicatore della rilevanza in termini di “strada” è l’eventuale regolamentazione segnaletica che il Comune faccia di tali aree, con ordinanza ex art. 7 C.d.S. Attenzione, comunque anche al connesso concetto di destinazione. La strada si identifica per la rilevanza del confine stradale (es. banchina, edifici a margine dei marciapiedi etc), quindi se all’interno di quest’area, ad esempio, ci fossero ampie aiuole, giardini o aree di sosta privatizzate, è evidente che in queste aree, mancando il requisito della “destinazione” alla circolazione (non essendo qualificabile come “strada” un’area qual’è quella qui esemplificata) le norme del codice della strada non si applicherebbero, del caso subentrando, per la fruizione di tali spazi, eventuali discipline regolamentari comunali.

Ovviamente, l’art. 193 del codice della strada segue la stessa sorte delle altre norme del codice, sebbene la giurisprudenza recentemente stia tendendo a dilatare i confini applicativi di questa norma anche ad aree equiparabili alle strade. per la giurisprudenza in esame, si veda stesso in questa rivista telematica, usando il motore di ricerca.

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