QUESITO:
Con riferimento alla gara bandita dal comune di (omissis) sono con la presente a richiedere la legittimità della procedura di pagamento inserita nell’art. 5 del capitolato speciale d’appalto … L’appalto in oggetto prevede due modalità distinte di pagamento dei compensi all’impresa aggiudicataria: 1) un canone fisso mensile per il nolo dell’apparecchiatura pari a (omissis) €/ mensili che per (omissis) mesi è pari ad un totale di (omissis) €; 2) un compenso pari a (omissis) €/violazione esportata, per la licenza software di gestione delle foto delle violazioni (compenso scaturito da una ipotesi di (omissis) violazioni presunte nei (omissis) mesi per un ammontare totale di (omissis) €). Mi lascia perplesso il punto 2) che collega il compenso dell’impresa al numero delle violazioni.
RISPOSTA
Premesso che la risposta al quesito può essere solo generica, in quanto non s’intende entrare nel dettaglio delle previsioni di un capitolato di gara che non si conosce ed alla cui contestazione non si contribuisce con il presente parere, si rappresenta che, la descritta previsione di cui al punto 2 del quesito nella sostanza si traduce in una percentuale fissa del potenziale accertamento sanzionatorio e, pertanto, è da ritenersi contraria a norme imperative.
Già con nota n°77901 del 10 agosto 2007, il MIT si pose il problema della remunerazione degli appalti con una percentuale delle sanzioni stradali e chiarì che ciò non fosse possibile.
Con l’articolo 61 della Legge n°120/2010 si sancì poi: “1. Agli enti locali e’ consentita l’attività di accertamento strumentale delle violazioni al decreto legislativo n. 285 del 1992 soltanto mediante strumenti di loro proprietà o da essi acquisiti con contratto di locazione finanziaria o di noleggio a canone fisso, da utilizzare ai fini dell’accertamento delle violazioni esclusivamente con l’impiego del personale dei corpi e dei servizi di polizia locale, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 5 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 1999, n. 250”.
Il MIT con il parere n. 4195 del 4 agosto 2011, ha ammesso l’acquisizione di strumenti a noleggio da parte dei comuni purché il contratto con la ditta sia trasparente e a canone fisso ovvero senza alcun collegamento premiale al numero delle infrazioni accertate.
Ogni elusione di tali criteri è da considerarsi produttiva di illegittimità degli atti.
Pino Napolitano
P.AsSiamo