Quesito: occupazione aree di sosta con strutture commerciali.

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Quesito per passiamo: la risposta!
Risposta ai quesiti posti dai lettori

QUESITO

Carissimi, gradirei conoscere la Vostra qualificata opinione circa la possibilità di concedere agli esercizi pubblici di poter occupare stabilmente gli stalli di sosta  con pedane fisse, tavolini, sedie, ecc. a fini commerciali. La mia Amministrazione  sarebbe propensa e chiede pertanto il parere della P.M. Dal mio canto nutro molte perplessità per evidenti ragioni legate alla sicurezza pubblica. Qualora foste di favorevole avviso gradirei conoscere a quali rigorose prescrizioni condizionare l’eventuale autorizzazione. In caso contrario, fornitemi elementi utili  per articolare un inespugnabile parere negativo.   Vi ringrazio per l’attenzione e resto in attesa di un Vostro gradito soccorso al riguardo.

Cordialmente.

 

RISPOSTA

Le occupazioni della carreggiata, con strutture fisse, sono da intendersi quale “uso eccezionale” della strada e, secondo l’articolo 20 del codice della strada, le autorizzazioni che attengano a tale parte della strada possono essere accordate alle seguenti condizioni:

  1. che si tratti di strade di tipo e) ed f);
  2. “che venga predisposto un itinerario alternativo per il traffico ovvero, nelle zone di rilevanza storico-ambientale, a condizione che essa non determini intralcio alla circolazione”.

Questi sono gli unici principi informatori che provengono dal codice della strada. Ovviamente la discrezionalità amministrativa va bilanciata e regolata preferibilmente in una previsione regolamentare di tipo comunale (es.: “regolamento comunale dehors”) che vada a stabilire, in relazione alla singole zone del territorio comunale o in funzione della intensità di relazioni tra pedoni e veicoli sulla strada oggetto di occupazione con strutture a servizio di attività economiche impiantate sulla carreggiata, le caratteristiche costruttive, i materiali, gli elementi di visibilità e di illuminazione notturna dei predetti manufatti. In mancanza di tale regolamentazione alcuni indicatori volti a prevedere prescrizioni e cautele possono essere desunti, in via analogica e, a seconda del caso e della pericolosità intrinseca nella singola richiesta di occupazione (es.: è diversa l’occupazione in rettilineo illuminato, da l’occupazione poco dopo una curva o intersezione; è diversa l’occupazione in area pedonale, rispetto alla occupazione su strada a doppio senso di circolazione, etc) sono desumibili, in via analogica dagli articoli 30-36 del Reg. Es (DPR 495/1992) che, sebbene riferiti ai cantieri stradali, comunque offrono indici di orientamento per cautelare la sicurezza delle persone nella circolazione, anche nei casi come quelli di cui al quesito. In ogni caso si deve rammentare che, l’esigenza di tutelare la sicurezza delle persone non deve essere genericamente invocata in ogni caso per dare parere negativo all’istanza; un eventuale parere negativo si deve sorreggere su valutazioni reali e comprovabili di pericolosità; non va difatti dimenticata la previsione del D.L. 1/2012 (art. 1 comma 2) a mente del quale: “Le disposizioni recanti divieti, restrizioni, oneri o condizioni all’accesso ed all’esercizio delle attivita’ economiche sono in ogni caso interpretate ed applicate in senso tassativo, restrittivo e ragionevolmente proporzionato alle perseguite finalita’ di interesse pubblico generale, alla stregua dei principi costituzionali per i quali l’iniziativa economica privata e’ libera secondo condizioni di piena concorrenza e pari opportunita’ tra tutti i soggetti, presenti e futuri, ed ammette solo i limiti, i programmi e i controlli necessari ad evitare possibili danni alla salute, all’ambiente, al paesaggio, al patrimonio artistico e culturale, alla sicurezza, alla liberta’, alla dignita’ umana e possibili contrasti con l’utilita’ sociale, con l’ordine pubblico, con il sistema tributario e con gli obblighi comunitari ed internazionali della Repubblica”.Questa norma va sempre riguardata quando si desumono, in via analogica da altre norme, i parametri per esprimersi negativamente.

Grazie

Cordiali saluti.

 

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